Dal 15 novembre 2025 al 6 aprile 2026 Spazio Varesina 204, a Milano, ospita la mostra Itadakimasu.
Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, col supporto di Palazzo della Meridiana, e curata dal food influencer Sam Nazionale (@pranzoakonoha) e dalla scrittrice Silvia Casini.
In omaggio a tutti i visitatori un piccolo ricettario sulla cucina degli anime con le creazioni culinarie, spiegate passo passo, ideate dal curatore della mostra.
In Giappone il cibo non è semplicemente un pasto, ma un rifugio dell’anima, una fonte di crescita personale e di connessione umana.
A guidarli in questo mondo segreto, saranno i manga, gli anime, i capolavori del cinema d’animazione firmati da maestri come Hayao Miyazaki che hanno contribuito a far conoscere in Occidente pietanze come il ramen, gli onigiri e gli udon, con i loro sapori, le loro forme e i loro profumi.
A guidarli in questo mondo segreto, saranno i manga, gli anime, i capolavori del cinema d’animazione giapponese, che hanno contribuito a rendere famose in tutto il mondo pietanze come il ramen, gli onigiri e i bentō, con i loro sapori, le loro forme e i loro profumi.
Attraverso riproduzioni fedelissime di piatti – realizzate appositamente in grandezza naturale – grazie alla peculiare tecnica giapponese dello shokuhin sampuru; meravigliose illustrazioni ispirate dai cartoni animati e dai film più amati, nonché pannelli video che mostrano, in forma di tutorial, come preparare queste famose ricette, la mostra racconterà aspetti gustosi e particolari sul Giappone.
Ad accoglierli all’inizio del percorso espositivo, i visitatori troveranno in tutta la sua maestosità Inari, il kami – ovvero la divinità giapponese – del raccolto, dell’agricoltura, della fertilità e della prosperità, al quale potranno porgere un’offerta simbolica come riso, fagioli, cerali, fiori o frutta, considerata tra i doni più preziosi.
Dopo aver presentato al pubblico le sue messaggere, le splendide volpi bianche che popolano l’arcipelago nipponico, il kami introdurrà i suoi ascoltatori al percorso che li aspetta, raccontando loro la storia del Giappone e della sua cucina, basata sul rispetto della natura e distinta in washoku, l’arte culinaria tradizionale, e yoshoku, quella consumata quotidianamente ai giorni nostri, nata in Epoca Meiji, quando il Paese aprì le sue porte alla cultura occidentale.
Gli offerenti saranno poi chiamati a pronunciare la formula rituale itadakimasu, che dà il titolo all’esposizione, non solo un ringraziamento ma un’espressione di gratitudine e riconoscenza verso il cibo e la sua linfa vitale. Adesso, il viaggio all’interno della mostra può iniziare.
Si possono scoprire le piccole storie nascoste della cucina nipponica attraverso un viaggio gastronomico che vi trasporterà sia nel quotidiano giapponese tra bentō domestici e torte alla fragola, ma anche nelle festività con lo street food dei Matsuri (festival estivi) e i pic-nic di Hanami, la fioritura dei ciliegi.