© Franco Franchini
Insieme con il mandarino e il cedro il pomelo, una delle tre specie originarie da cui derivano tutti gli agrumi, sta diventando sempre più popolare in Italia: capita spesso di vederlo, anche in inverno, sui banchi al mercato o nei supermercati.
Questo frutto, noto scientificamente come Citrus maxima, ha origine nel Sud-Est asiatico ed è oggi coltivato anche in California e Israele. Si distingue per le sue dimensioni notevoli, potendo raggiungere i 30 centimetri di diametro e un peso compreso tra 1 e 2 kg, rendendolo il più grande tra gli agrumi.
Simile al pompelmo, il pomelo ha una buccia liscia di colore verde-giallo e una polpa più asciutta rispetto ad altri agrumi come limoni e arance. Il suo sapore è un equilibrio tra note aspre e amarognole, risultando però più dolce rispetto al pompelmo.
Può essere consumato fresco, rimuovendo la buccia e l’albedo, la parte bianca spugnosa sottostante, oppure sotto forma di succo. Inoltre, come il pompelmo, si presta bene alla preparazione di marmellate. Lo hai mai provato?
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È una varietà tipicamente italiana, anche se viene importata da paesi come il Cile.
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La polpa è verde chiarissimo, mentre la buccia presenta striature che variano dal verde chiaro…
Questo piatto tradizionale è diffuso in diverse varianti regionali.
Si presenta con una forma ovale e una buccia che può essere liscia o rugosa.