© Onofrio Steinhart
Che bontà la calamarata: è un formato di pasta tipico della Campania, realizzato di solito con semola di grano duro. Ha una forma che ricorda un incrocio tra mezze maniche e mezzi paccheri, ed è perfetta per preparare piatti ricchi di gusto, specialmente quelli a base di pesce. Tra le ricette più conosciute ci sono la calamarata allo scoglio e quella con frutti di mare.
Il nome “calamarata” è tutto fuorché casuale: questa pasta ha l’aspetto di anelli, simili proprio a quelli dei calamari. Non a caso, uno dei condimenti più apprezzati è il sugo con calamari. Si tratta di uno dei primi piatti italiani più conosciuti, sia in patria che all’estero. La semplicità della ricetta e la forma caratteristica della pasta rendono questo abbinamento particolarmente riuscito.
Ci sono molte varianti della calamarata, e una delle più tradizionali è quella al forno. Dopo aver cucinato la classica versione napoletana con il sugo di calamari, potete passare la pasta in forno per concludere la cottura, proprio come fanno spesso nei ristoranti.
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Di piccola dimensione ha forma circolare ed è disponibile sia fresco che stagionato.
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Non è però questa l'unica differenza tra clementine e mandarini.