© Mario Mercaglia
Il cetriolo carosello, pur essendo considerato una verdura, è in realtà una varietà di melone originaria della Puglia, raccolta e consumata ancora acerba al posto dei classici cetrioli. È un ibrido naturale tra melone e cetriolo, da cui ha ereditato sia i cromosomi sia il metodo di coltivazione. Esistono molti ecotipi di carosello, che si distinguono per forma, colore, consistenza e sapore.
Rispetto ai cetrioli tradizionali, i caroselli hanno una forma meno allungata: ricordano un avocado, ma con le estremità più tondeggianti. La polpa è verde chiarissimo, mentre la buccia presenta striature che variano dal verde chiaro al verde scuro.
Ricchissimi di acqua, i caroselli sono ottimi per la salute e favoriscono il dimagrimento grazie all’acido tartarico, che blocca la trasformazione degli zuccheri in grassi. Sono anche una fonte importante di sali minerali come potassio, magnesio, ferro, calcio, silicio, iodio e manganese, oltre a contenere vitamine A e B.
Gli enzimi presenti nel carosello facilitano l’assimilazione delle proteine e svolgono un’azione depurativa sull’intestino. Consumare cetrioli carosello aiuta a regolare la funzione intestinale e a prevenire la formazione di calcoli renali e vescicali.
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È una varietà tipicamente italiana, anche se viene importata da paesi come il Cile.
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Questo piatto tradizionale è diffuso in diverse varianti regionali.
Si presenta con una forma ovale e una buccia che può essere liscia o rugosa.
Nonostante la sua freschezza, si tratta di una mela a maturazione tardiva.